Massaggio Bioenergetico
Le tecniche del massaggio bioenergetico traggono origine dallo studio della biotipologia, fondata nel secolo scorso, dagli psicologi W. Reich e A. Lowen, che in seguito ne ha perfezionate le caratteristiche. Si tratta quindi di una tecnica occidentale, di recente costituzione, che osserva a priori la struttura del corpo e ne individua i blocchi energetici e muscolari. L’analisi biotipologica è infatti il primo passo verso il contatto del massaggio e viene effettuata osservando il corpo nella sua interezza considerando, oltre alle contratture, gli atteggiamenti, le posture, il colorito, le zone calde, quelle fredde e l’aspetto in generale. La caratteristica principale di questa tecnica massoterapica è la sincronia del respiro tra operatore e cliente. L’onda respiratoria che si crea va a determinare il ritmo secondo il quale andranno effettuate tutte le manovre.
Con questa sinergia di movimenti si crea immediatamente un sincronismo energetico che rallenta i ritmi agitati e rilassa le tensioni. Il contatto di pelle, dopo l’attenta analisi dei blocchi, è energetico e trasmette energia, sicurezza e conforto. Dolci scuotimenti, lievi oscillazioni, morbidi movimenti rotatori, mirati al problema individuato, trasformano il massaggio in una seduta personalizzata di rilassamento guidato.
A poco a poco i blocchi si sciolgono e possono affiorare emozioni nascoste così come è possibile riappropriarsi di parti del corpo da tempo “addormentate” dalla tensione. Il massaggio bioenergetico, viste le origini dei suoi fondatori, mette in comunicazione la mente con il corpo ed è quindi la terapia più idonea per il trattamento dei disturbi da stress eccessivo e dei disturbi psicosomatici.
Eros Zannoni